Corre l'anno 2035, e i robot sono diventati ormai un normale articolo domestico. L'unico a vederci qualcosa di strano è il detective della polizia di Chicago Del Spooner, che attraverso delle ricerche scopre che i robot potrebbero costituire una grave minaccia per l'intera razza umana.
Il film "Io, Robot", diretto da Alex Proyas, è una pellicola sicuramente godibile ed a tratti molto spettacolare; inoltre, grazie al protagonista Will Smith, non mancano neppure alcuni siparietti comici. La storia narrata, poi, si dimostra tutt'altro che scontata, e questo permette allo spettatore di non annoiarsi mai e di passare due ore di buon intrattenimento.
I problemi nascono se si vuole scavare un po' di più in profondità nelle tematiche tirate in gioco dal film: difatti il difficile rapporto uomo / robot e la ormai stra-abusata storia della presa di coscienza delle macchine vengono trattati con una certa superficialità. Sembra aleggiare tra le righe della sceneggiatura un "vorrei ma non posso", e il difficile connubio tra blockbuster e film di fantascienza "ricercato" non riesce pienamente, nonostante la presenza dietro la macchina da presa di Alex Proyas, un regista non propriamente "commerciale". Comunque, come già detto, il film si lascia sicuramente guardare, anche se resta tuttavia un piccolo rammarico per la mancanza di certi approfondimenti a livello narrativo.